Grossgermanisches Reich

Confini del pianificato Großgermanisches Reich basato su vari obiettivi espansionistici tedeschi, dei quali solo alcuni completamente definiti (ad esempio il Generalplan Ost) dai dirigenti dell'amministrazione statale e delle SS.[1]

Il Großgermanisches Reich, tradotto in italiano "Grande Reich germanico" e il cui nome completo era Großgermanisches Reich Deutscher Nation ("Grande Reich germanico della nazione tedesca"), è stato il nome ufficiale dell'entità politica che la Germania nazista aveva pianificato di instaurare in Europa durante la seconda guerra mondiale.[2]

Albert Speer cita nelle sue memorie che Adolf Hitler si riferì al visionario stato del Reich teutonico della nazione tedesca, anche se non è chiaro se Speer usasse la parola "teutonico" come sinonimo di "germanico".[3] Hitler, nel suo saggio politico Mein Kampf cita invece un futuro Germanischer Staat Deutscher Nation ("Stato germanico della nazione tedesca").[4]

Le mire territoriali del Großgermanisches Reich non sono mai state univocamente definite. Per esempio, dopo la sottoscrizione del patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop tra Germania e Unione Sovietica, alla Germania veniva assicurata un'espansione verso est limitatamente alla porzione centro-occidentale della Polonia: quindi Hitler, tra il 1939 e il 1941, non incluse nel progetto alcun territorio sovietico. In quel lasso di tempo l'obiettivo perseguito consistette nell'unificazione dei popoli di origine germanica della Scandinavia e dei Paesi Bassi storici al Reich tedesco.[5] Secondo altri progetti si sarebbe dovuto ripristinare il vecchio confine occidentale del Sacro Romano Impero includendo anche i territori francofoni.[6]

Il proposito di questo Impero pangermanico era quello di integrare tutte le popolazioni di lingua germanica in un grande Reich allargato. Il territorio di questo ipotetico Stato avrebbe dovuto innanzitutto comprendere i territori del già allargato Reich tedesco attraverso l'Anschluss e varie altre annessioni realmente avvenute a partire dal 1938:[7] l'Austria; i Sudeti; parte della Cecoslovacchia (la Boemia e la Moravia); parte della Lituania (il Territorio di Memel); la parte occidentale e centrale della Polonia; parte del Belgio (Eupen-Malmedy); parte della Francia (l'Alsazia-Lorena); parte della Slovenia (la Bassa Stiria, l'Alta Carniola e la Carinzia meridionale); il Lussemburgo. Era previsto l'ulteriore allargamento dei confini mediante altre annessioni solo pianificate o in qualche modo avviate con l'occupazione dei territori attraverso l'istituzione di amministrazioni civili (Reichskommissariat) o di amministrazioni militari nei paesi occupati:[7] il Belgio nella sua interezza (le Fiandre e la Vallonia); l'Olanda; la Danimarca, l'Islanda, le Faroe e la Groenlandia; la Norvegia; la Svezia; gran parte della Francia orientale (dal Nord-Passo di Calais al lago Lemano); il Liechtenstein; le parti germanofona e francofona della Svizzera; il Banato; le isole del Canale.

L'eccezione più evidente in questo progetto pangermanico era l'assenza dell'anglosassone Regno Unito, per il quale era stato pianificato un ruolo da alleato.[8] Un'altra eccezione fu costituita dall'Alto Adige, territorio dell'Italia, paese dell'Asse alleato dei tedeschi dove, in seguito a un accordo fra i due stati si procedette con la grande opzione (Große Option in tedesco) attraverso la quale alla popolazione di lingua tedesca fu imposto di scegliere se diventare cittadini tedeschi e conseguentemente trasferirsi nei territori del Terzo Reich o se rimanere cittadini italiani, integrandosi nella cultura italiana e rinunciando a essere riconosciuti come minoranza linguistica.[9] La successiva espansione verso est, iniziata con l'avvio dell'operazione Barbarossa, non ebbe caratteri ideologici, razziali o linguistici ma fu attuata per scopi colonialisti e imperialisti, al fine di assicurare alla Germania il cosiddetto Lebensraum ("spazio vitale"), che avrebbe dovuto estendersi fino ai monti Urali o addirittura fino al fiume Enisej.[10][11] Hitler pianificò che la popolazione russa che viveva a occidente degli Urali "di troppo" sarebbe dovuta essere deportata a est della catena montuosa stessa.[12]

  1. ^ (EN) Utopia: The 'Greater Germanic Reich of the German Nation', su obersalzberg.de, Monaco di Baviera - Berlino, Institut für Zeitgeschichte, 1999. URL consultato il 10 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).
  2. ^ Elvert, p. 325.
  3. ^ Speer, speer.
  4. ^ Galli, galli.
  5. ^ Winkler, p. 74.
  6. ^ Williams.
  7. ^ a b Rich 1974, pp. 401-402.
  8. ^ Strobl, pp. 202-208.
  9. ^ Obermair, pp. 13–24.
  10. ^ Gumkowski, Kazimierz, gum.
  11. ^ Kay, kay.
  12. ^ Lightbody, p. 97.

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